Non avevo mai riflettuto sui “grandi temi” della poesia. Un giorno li ho sentiti da
Vittorio Sgarbi: il dolore/la morte; l’amore; l’amicizia; la memoria.
E così ho ordinato e ne ho scritte di nuove, che sono raccolte in queste quattro sezioni.
Una fra tutte, scritta dopo un incontro (per motivi di lavoro) a “La Nostra Famiglia” di Conegliano:
LA NOSTRA FAMIGLIA
Sale alla montagna
la speranza
col suo fardello di sogni infranti
come cristalli al sole
Frammenti
brillano di luce propria
nelle mani a conca
nutrite d’illusione
Recensioni e critiche
“Non è facile parlare del suo libro, dopo il saggio così serio che gli ha dedicato il collega De Matteis. Il suo libro, come anche si deduce dalla divisione in sezioni, aspira a una totalità che è icona dell’esistenza, con i suoi momenti forti e con le occasioni più lievi. Nel tutto che l’autore offre, ogni lettore compie le proprie scelte. Le mie vanno ai momenti più intensi, in cui certamente saprà dare altre persuasive prove. “Vorrei riempirmi di musica”, “Ti porto con me”, “Un lungo silenzio”, “Terra sui tuoi occhi”, “Ti voglio raccontare figlio” (forse il capolavoro) sono fra i testi che preferisco” (Emerico Giachery)”
Ho letto la Sua raccolta di versi con molto interesse. La Sua scrittura poetica è limpida, luminosa, persuasivamente lirica e, al tempo stesso, riflessiva. La sezione “La morte – Il dolore” mi sembra più decisamente coerente, sicura, profonda, mentre più dispersive sono le altre, anche se molto testi sono validissimi”. (Giorgio Bàrberi Squarotti)