maria-pina-la-marca-per-piano-solo-web-400x400E’ un viaggio dentro e intorno al rapporto con i miei genitori. Il “piano solo” sono io, che mi  immagino strumentista, comporre in forma lirica il mio sentimento per loro.

E’ un ringraziamento per questo mio “esserci”. E ho voluto un CD di musiche classiche che raccontasse con le parole della musica lo stesso sentimento.

Una per le altre:

 

E UN GIORNO TORNERÒ

E un giorno tornerò
e  poi non so più quando
ma sempre nel cuore
un filo
mi legherà a te
e pensandoti ti sorriderò
mentre tu
mi sorridi sempre

Acquista “Per piano solo” sul sito dell’editore.

“Per piano solo” è una raccolta di circa trenta poesie che Maria Pina La Marca dedica ai suoi genitori: al ricordo del padre, già scomparso da tempo, e alla madre, in quel momento ancora in vita, ma provata dalla malattia e dalla “schifezza”, come lei stessa definiva la vecchiaia.

Temi dolorosi, che incidono nel profondo la vita di una figlia lasciandole nell’animo una traccia indelebile, una scia di rimpianti per quello che poteva essere e non è stato, soprattutto per le parole non dette, “… e il tempo l’abbiamo consumato di non parole … questo doloroso non dirci”, quando il dirle avrebbe potuto rendere più luminosa e meno aspra un’esistenza. “Volevo dirti tante belle cose ma non ho fatto in tempo”, dice la madre alla figlia, che amaramente conclude “… forse solo non ne eri capace, madre così amata”.

Dolore, rimpianto, nostalgia sono i sentimenti che scorrono nei versi di Maria Pina in modo gentile, quasi timido. A volte compaiono con forza, specie nelle poesie per la madre, altre volte si nascondono nelle pieghe di un paesaggio, addolciti dalle voci della natura che li contorna diluendoli nell’eterno fluire della vita che tutto cancella e rinnova.

Così, davanti alla crudezza della realtà e della morte, è proprio la partecipazione del paesaggio ai sentimenti umani che apre spiragli alla speranza. E’ un paesaggio per lo più sereno quello che compare nelle poesie di Maria Pina, un paesaggio consolatorio.  Al contempo metafora e mezzo espressivo, accompagna i versi nel viaggio dell’anima a ritroso nel tempo, al “filo sottile” che unisce il momento presente al passato, quel che è a quel che è stato e porta diretti a recuperare le parole dell’infanzia, “da andò stengë a ‘ndò sta u cor prëmëtivë”, stemperando l’amarezza del distacco.

Ripensare al proprio vissuto conduce il poeta alla consapevolezza della sua stessa identità di figlia e di quanto dei suoi genitori porti dentro di sé, pur nella considerazione dell’unicità della sua vita, della solitudine dell’individuo e della solitudine del dolore. Un dolore che, nei versi di Maria Pina, non sfocia mai nella ribellione, non è mai gridato, ma accettato come consustanziale all’esistenza quasi fosse esso stesso il senso profondo della vita. Un dolore espresso con parole lievi, che osservano dall’alto le ferite del cuore e spingono a guardare il cielo, verso un altrove che è mistero e insieme speranza.

Poi, tra i silenzi di “labbra che non si muovono”, di un “parlare senza parole” e di “lacrime mute”, affiorano qua e là dei suoni che accompagnano le emozioni. Ora una campanella mossa da una brezza leggera o il vento che colpisce le spalle, ora il guizzo di una gazza, ora il verso monotono di una cicala, ora passi che risuonano sull’acciottolato di un viale e corrono veloci o lenti dietro i battiti del cuore.

A completamento del suo libro, Maria Pina La Marca ha voluto inserire un CD con brani di musica classica eseguiti al pianoforte dal M° Maurizio Baldin. Se ascoltati contemporaneamente alla lettura dei suoi versi, li esaltano, trasformandoli in un’intensa ed emozionante sinfonia che diventa, “ il filo” che unisce per sempre, “il saluto continuo”, il “canto del cuore che le labbra non dicono” e che l’anima del poeta innalza a chi le ha dato la vita.

Carla Paoloni

“Ringrazio veramente la Safarà per avermi inviato il libro Per piano solo. Mi ha mosso una marea di emozioni, una tempesta di cose pazzesche. Mi è piaciuto tantissimo. Lo consiglio sia a coloro che hanno un bel rapporto con i propri genitori, sia a coloro che non ce l’hanno, perché vi porterà a farvi tante domande e ad apprezzare i momenti che avete avuto. Questa raccolta di poesie mi ha aperto un mondo introspettivo che non credevo di avere.

E mi sento di consigliare questo libro a tutti, perché è molto accessibile, non è ermetico. C’è solo da vivere un’emozione.

E quindi grazie grazie grazie e grazie!

Blogger Eleonora Forno, Miss Tortellino