lacquilone-terrestre-web-400x400E’ un viaggio, in trent’anni di poesia, in compagnia di rondini, gabbiani,
formiche, locuste, dinosauri …

 

 

 

 

ASPETTIAMO L’ALBA

                                    … ovvero lucciole

 C’è una sola stella
che brilla
in un cielo rarefatto
dalla sottile trama
del gelo
 
Le risponde una luna
silenziosa
di inutili abitudini
che brilla nel candido
barattolo di lucciole
prigioniere
 
Aspettiamo l’alba
a  stemperare il blu
fisso della notte

 

Recensioni e critiche

“Maria Pina la Marca ha già scritto poesia, e si vede. La mano è ferma e la scelta stilistica ha una sua individualità ben precisa, anche sotto il profilo della scelta semantica e della collocazione versuale. Ma in questa raccolta si aggiunge l’originalità tematica, nel senso ce l’autrice ha scelto di rendere protagonista il mondo animale e del creato in genere. (….) Ed ecco tutta una serie di animali, anche minimi, anche discreti, sempre amorosamente colti in situazioni di sofferenza o di gioia, di ilarità o di drammaticità, di quotidiano colore o di saltata individuazione. Perché è chiaro che l’autrice entra in ogni quadro con la sua disposizione al rilievo connotativo, al ripiegamento emozionale. Animali molte volte come strumenti di meditazione, di riflessione, di comparazione, oppure come spunti per trasposizioni del proprio essere vicenda umana e memoriale, o per richiami a momenti colmi del sé che scende a immedesimazioni correlate. “Ti canto dei gatti in calore/la meraviglia/e di me/che non so amare”. (…) Un semplice rilievo: di fronte a un vero dilagare di conati poetici ad alta dequalificazione per eccesso di credute originalità, questa scrittura talvolta così nuda e declassata risulta una significativa operazione di umiltà espressiva.” (Gianni Di Fusco)